Una storia vera, un viaggio nella natura alla ricerca della libertà assoluta: nelle Terre Estreme con Chris McCandless
Non è poi così inconsueto che un giovane si lanci in un'impresa considerata incauta dai più vecchi. Nella nostra cultura, non meno che in altre, l'esporsi al rischio costituisce una sorta di rito di passaggio. Il pericolo ha sempre esercitato un certo fascino. Sostanzialmente è questo il motivo per cui gli adolescenti guidano troppo veloce, bevono troppo e prendono troppe droghe, ed è questo il motivo per cui le nazioni sono sempre riuscite a reclutare ragazzi per le loro guerre.
Chris McCandless all'interno dell'autobus su un pannello di compensato scrisse, firmandosi Alexander Supertramp Maggio 1992: "Da due anni cammina per il mondo. Niente telefono, niente biliardo, niente animali, niente sigarette. Il massino della libertà. Un estremista. Un viaggiatore esteta la cui dimora è la strada. Scappato da Atlanta. mai dovrai fare ritorno perchè the west is the best. E adesso, dopo due anni a zonzo, arriva la grande avventura finale. La battaglia climatica per uccidere l'essere falso dentro di lui e concludere vittoriosamente il pellegrinaggio spirituale. Dieci giorni e dieci notti di treni merci e autostop lo hanno portato fino al grande bianco del Nord. Per non essere più avvelenato dalla civiltà, egli sfugge, e solo cammina sulla terra per smarrirsi nella foresta"
Christopher Mccandless, era un giovane di 24 anni, quando morì di stenti nelle sperdute terre dell'Alaska. Ha lasciato come testamento questa istantanea, una fotografia ottenuta con l'autoscatto, con la quale bisogna confrontarsi; le gambe accavallate ed una postura rilassata, una camicia di lana spessa o flanella a quadri, gli stivali, la barba incolta ed i capelli disordinati del viaggiatore, l'espressione serena, un sorriso eterno di chi guarda alla macchina fotografica con l'intenzione di lasciare un ricordo sereno; quante volte si indossiamo vestiti scargianti per attirare l'attenzione, colori spesso ottenuti attraverso processi chimici di lavorazione industriale?
Davanti a questa fotografia, ogni coscienza si confronta volente o meno con i temi ancestrali della libertà dell'essere umano e della sua autenticità; quante persone in carriera, dal dirigente all'operaio sono tanto infelici tanto più sono permeati dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo; certo quest'ultimi sembrano assicurare una pace dello spirito, una agiatezza, che sono però il principio della fine. La vita scorre. Christopher, complice la giovane età e sicuramente una sensibilità rara, non ha accettato il compromesso, che una società come la nostra ormai pretende ed impone, non ha permesso al compromesso di annientarlo, ma ha portato fino agli estremi il pensiero spartano per il quale, i soldi, le comodità, le agiatezze, indeboliscono e rendono impuro l'uomo.
L'autore del libro, Jon Krakauer, visitando l'autobus vi troverà una serie di oggetti che appartenevano a Chris: una borraccia di plastica verde, una minuscola bottiglia di pastiglie per purificare l'acqua, un cilindro consumato di Chap Stick, un paio di pantoloni imbottiti, un'edizione tascabile di O Jerusalem! con il dorso spaccato, guantoni di lana, una bottiglia di repellente per gli insetti Muskol, una scatola di fiammiferi piena, un paio di stivali da lavoro in plastica marrone col nome di Gallien scritto in pallido inchiostro nero sul risvolto (Gallien fu un uomo che gli diede un passaggio e gli regalò degli stivali), un fodero in pelle decorato dalle iniziali R. F. (l'involucro del machete che Ronald Franz diede al giovane), lo spazzolino da denti blu, una scatole di filo interdentale e la capsula d'oro del molare che stando al diario, si sarebbe staccata dal dente dopo tre settimane dall'arrivo. Lo scrittore inoltre trovò due paia di frusti Levi's; uno dei due è rattoppato alla bell'e meglio con nastro adesivo grigio per tubi, sull'altro sono state accuratamente cucite sulle ginocchia e sul sedere pezze di vecchia coperta. Quest'ultimo paio portava anche una cintura ricavata da una striscia di lenzuolo, testimonianza di quando Chris dimagrendo, si sarà trovato a perdere i pantaloni. Gli stessi oggetti che ritroveranno i genitori di Chris quando 10 mesi dopo la morte, decideranno di visitare l'autobus. La madre si sedette sul materasso sui cui era morto il figlio. Il padre sistemò una lapide appena dietro la porta, una semplice placca d'ottone con poche parole commemorative.
L'autobus non è semplice da raggiungere perchè lo Stampede Trail viene tagliato dal Teklanika, un fiume rapido e gelato, e la prospettiva di guadare questo torrente latteo spinge gran parte delle persone a fare dietrofront.
La fotografia sopra e sotto è il fiume Teklanika, che impedirà a Chris il 5 luglio del 1992 di tornare nella civiltà. Quando sessantasette giorni prima aveva guadato il fiume nel rigido clima primaverile, si era trovato di fronte un gelido ma tranquillo corso d'acqua alto fino al ginocchio, ed era bastato passeggiare fino alla riva opposta. Il 5 luglio invece, il Teklanika scorreva freddo e rapido a piena portata, gonfiato dalle pioggie e dal disgelo dei ghiacciai della Catena d'Alaska. L'acqua, resa opaca dai sedimenti glaciali e più calda soltanto di qualche grado rispetto al ghiaccio da cui derivava, aveva il colore del cemento umido. Troppo profondada guadare, emetteva lo stesso suono roboante di un treno merci e in pochi secondi la portentosa corrente avrebbe fatto perdere l'equilibrio al ragazzo e se lo sarebbe portato via.
Fiume Teklanika. Nella bella stagione sono davvero poche le persone che attraversano il Teklanika, gran parte del percorso è indefinito e ricoperto di vegetazione. Subito dopo il fiume, il sentiero curva a sudovest, risalendo il letto di un rapido ruscello e poichè i castori attraverso il ruscello hanno costruito una fitta rete di dighe, il sentiero sbuca direttamente nel mezzo di un'estensione d'acqua grande dodicimila metri quadrati.
Quello che segue è un passaggio evidenziato in uno dei libri rinvenuti con la salma di Chris McCandless:
Christopher Johnson McCandless se la prese molto quando i genitori dopo la laurea espressero il desiderio di compragli una macchina nuova. La sua auto era in ottimo stato, aveva ribattuto: una Datsun b210 del 1982 a cui teneva molto, essendo un acquisto dell'ultimo anno di liceo. Centoventottomila chilometri e qualche ammaccatura ma meccanicamente perfetta.
Quella di Chris era di colore giallo e aveva preso l'abitudine di usarla nei lunghi viaggi solitari delle vacanze scolastiche. Chris fu costretto ad abbandonarla, non prima di averla privata della targa e di averla nascosta come meglio poteva con una tela cerata marrone (non voleva che la famiglia fosse informata), dopo che una inondazione la travolse. Chris McCandless, ignorando i cartelli che indicavano l'assoluto divieto di guidare fuori strada a causa del pericolo delle inondazioni improvvise (per maggiori informazioni http://www.nps.gov/archive/lame/home.html), si era accampato infatto vicino ad un alveo in secca, dove l'auto fu travolta da un'ondata di acqua marrone, non forte al punto da procurare danni permanenti, ma abbastanza per metterla momentaneamente fuori d'uso.
), che vi ritrovarono dentro una chitarra Gianini (la chitarra che la madre di Chris usava per suonare le ninne nanne per calmare il figlio Chris), un tegame contenente 4 dollari e 93 cent in spiccioli, un pallone da football, un sacchetto dell'immondizia pieno di vecchi indumenti, una canna da pesca con relativa attrezzatura, un rasoio elettrico nuovo, un'armonica a bocca, i cavi della batteria, una decina di kg di riso e, nel vano portaoggetti, le chiavi. Un Ranger riuscì a far partire il motore dopo aver caricato la batteria, e incredibilmente dopo aver constatato che "quell'auto andava come un razzo", la Datsun b210 di Chris venne usata con successo per combattere il traffico di droga.
Nello Zaino di Chris, c'erano libri di scrittori quali Thoreau, Tolstoj e Gogol, Michael Crichton (di questi lesse "Il terminale uomo", Robert Pirsig, Louis L'Amour. Ma quali sono quindi le persone al cui pensiero Chris ha attinto? A chi si ispirava quando, dopo aver abbandonato l'auto fuori uso, bruciò il proprio denaro, un patetico mazzetto di banconote, 123 dollari? Sicuramente Henry David Thoreau e Ralph Waldo Emerson , Tolstoj e Jack London. I primi due filosofi, considerati tra le menti filosofiche più sottovalutate che l'America abbia prodotto, incitavano uno stile di vita in profondo contatto con la natura. Per quanto concerne Tolstoj, così si espresse Chris in una lettera ad un ragazzo che nel corso dei suoi viaggi lo aveva aiutato: "[...] Spero ti abbia portato il libro, perchè Wayne, credimi, dovresti veramente leggere Guerra e pace. Quando ti dissi che hai uno dei caratteri più nobili fra quelli che ho conosciuto, ne ero davvero convinto. E' un libro straordinario e fortemente simbolico, ci sono cose che penso tu capirai, cose che sfuggono a gran parte della gente. Tornando a me, ho deciso che per un po' farò questa vita. Non mi riesce di rinunciare a tutta questa libertà e semplice bellezza. [...]
Henry David Thoreau (Concord, 12 luglio 1817 – 6 maggio 1862) è stato un filosofo e scrittore statunitense. Intrattenne una profonda amicizia con Ralph Waldo Emerson e con altri pensatori trascendentalisti. Nel 1845, per sperimentare una vita semplice e per protesta contro il governo, si stabilì in una piccola capanna da lui stesso costruita presso il lago di Walden. Qui poté dedicarsi a tempo pieno alla scrittura e all'osservazione della natura. Dopo due anni, nel 1847, lasciò il lago di Walden per vivere col suo amico e mèntore Ralph Waldo Emerson e la sua famiglia a Concord. Nel 1846 Thoreau rifiutò di pagare la tassa che il governo imponeva per finanziare la guerra schiavista al Messico, da lui giudicata moralmente ingiusta e contraria ai principi di libertà, dignità e uguaglianza degli Stati Uniti. Per questo, in seguito, fu incarcerato per una notte (e liberato il giorno successivo quando, tra le sue vibrate proteste, sua zia pagò la tassa per lui). Dopo qualche anno, nel 1849, scrisse il saggio Disobbedienza civile. L'opera fu letta anche da Tolstoj, Gandhi e M. L. King, che da questa trassero ispirazione per la lotta non violenta delle loro campagne. Nel 1854 pubblicò "Walden, ovvero La vita nei Boschi", nel quale descriveva la sua esperienza di vita sul lago Walden. Walden, ovvero La vita nei boschi è il resoconto dell'avventura dell'autore, che dedicò ben due anni (dal 4 luglio 1845 al 6 settembre 1847) della propria vita nel cercare un rapporto intimo con la natura e insieme ritrovare se stesso in una società che non rappresentava ai suoi occhi i veri valori da seguire, ma solo l'utile mercantile.
Cartelli che avvisano del pericolo di inondazioni improvvise, nella LAKE MEAD NATIONAL RECREATION AREA, li dove Chris McCandeless si accampò.
L'auto fu ritrovata dai Rangers lungo il letto del Detrital Wash vicino al lago Mead al al confine tra Nevada ed Arizona (per maggiori informazioni visita il sito Arizona Flood Warning and Drought Monitoring Webpage
Il saggio Disobbedienza Civile di Henry David Thoreau divenne per Chris McCandless una sorta di vangelo.
(Thoreau in Disobbedienza Civile)
"Nessun uomo seguì mai il suo genio tanto da esserne sviato. Sebbene il risultato fosse debolezza fisica, tuttavia nessuno può dire che le conseguenze fossero da rimpiangersi, poichè queste erano una vita condotta secondo principi più alti. Se il giorno e la notte sono tali che voi li salutiate con gioia, e la vita emana una fragranza come fiori ed erbe molto profumate, il vostro successo sarù più agile, colmo di stelle e immortale. Tutta la natura si conratual con voi e,momentaneamente, voi avete occasione di benedirvi. I guadagni e i valori più grandi sono ben lungi dall'essere apprezzati. Facilmente giungiamo a dubitare che essi esistano. Presto li dimentichiamo. Essi sono la realtà più alta. [...] Il vero raccolto della mia vita quotidiana è qualcosa di altrettanto intangibile e indescrivibile dei colori del mattino e della sera. E' un po' di polvere di stella afferrata - un segmento di arcobaleno che abbiamo preso con una mano." Henry David Thoreau, Walden ovvero vita nei boschi (passaggio evidenziato in uno dei libri rinvenuti con la salma di Chris McCandless)
Quando i genitori si offersero di compragli una macchina nuova scrisse alla sorellina Carine "Ho ripetuto milioni di volte che la mia macchina è la migliore del mondo, che ha attraversato il continente da Miami all'Alaska, che in tutte quelle migliaia di chilometri non mi ha mai dato problemi, che non la venderò mai, che gli sono molto affezionato, ma loro no, loro ignorano quello che dico e pensano che ne accetterei una nuova! In futuro starò attento a non accettare più i loro regali, perchè potrebbero pensare di comperare anche il mio rispetto". Con questa macchina, Chris partirà per la sua Odissea, un viaggio epico senza ritorno dopo aver dedicato, per come la vedeva lui, gli ultimi quattro anni a un compito oneroso e assurdo: laurearsi. L'obiettivo? liberarsi dei condizionamenti del mondo soffocante dei genitori e simili, quel mondo di superficialità, di sicurezza ed eccessi materialistici che lo escludeva dolorosamente dall'autentico pulsare dell'esistenza. In tal senso come simbolo della completa rottura col passato adottò un nuovo nome, Alexander Supertramp, e dal quel momento non si sarebbe più chiamato Chris McCandless (salvo che in una richiesta d'aiuto scritta prima di morire)
Quando vide una canoa in alluminio di seconda mano, d'impulso decise di acquistarla. Voleva ridiscendere il Colorado fino al Golfo di California, quasi 650 km a sud, oltre il confine col Messico.
Il capodanno del 31 Dicembre 1990, Chris lo passò guardando la luna piena alzarsi sul Gran Desierto, quattromila e quattrocento km quadrati di dune mutevoli, la più grande estensione di sabbia dell'America del Nord. In questo periodo stette per più di 36 giorni senza vedere un'anima viva, sopravvivendo con poco più di 2 kg di riso e quanto riusciva a guadagnare dal mare (ammirava il deserto costeggiando la costa con la canoa), un'eperienza che in seguito l'avrebbe convinto di poter sopravvivere con una dieta altrettanto scarsa anche nella foresta d'Alaska.
Boris Pasternak, Il dottor Zivago (passaggio evidenziato in uno dei libri rinvenuti con la salma di Chris McCandless)
Chris durante i suoi viaggi, si recò negli Slabs, una vecchia base aerea della Marina militare abbandonata e distrutta, di cui resta solo un reticolo di vuote fondamenta di cemento disseminate in lungo e in largo nel deserto. Non appena arriva novembvre, quando nel resto del Paese il tempo peggiora, circa cinquemila tra emigranti, girovaghi e vagabondi d'ogni genere si riuniscono in questo luogo fuori dal mondo per vivere con pochi soldi sotto il cielo e le stelle. Gli Slabs fungono da capitale stagionale di una brulicante società itinerante, di una tollerante cultura di gommati che coinvolge pensionati e indigenti, esiliati e disoccupati perenni.
Salvation Mountain di Leonard Knigth http://www.salvationmountain.us/ Per maggiori informazioni clicca qui
Video of Salvation Mountain
Salton City vicino a Salton Sea.
Chris McCandless si accampò vicino al Salton Sea, dormendo sulla sabbia protetto da una tela cerata appesa a un ramo di creosoto. Vicino a lui, in un bizzarro accampamento, circa duecento persone si erano adunate per svernare insieme nei propri veicoli,. Una America postapolcalittica, una comunità oltre i margini della società, dove gli hippie giravano completamente nudi per l'accampamento bagnandosi nelle fonti geotermiche: il posto esattamente si chiama Oh-My-God Hot Springs. (ora non esiste più perchè è stata spianata dai bulldozer e coperta di cemento per ordine della commissione sanitaria dell'Imperial Valley. I funzionari della contea sostengono di aver eliminato le sorgenti per timore che i bagnanti potessero contrarre gravi malattie dai microbi virulenti che ritenevano pullulare nelle vasche termali). McCandless se ne stava comunque per conto proprio ad un kilometro di distanza dall'accampamento. Si recò in cima al San Jacinto Peak, insieme ad un vecchio di oltre 80 anni, che nella notte di San Silvestro del 1957 perse la moglie ed il suo unico figlio che stava per laurearsi in medicina, in un incidente stradale causato da un ubriaco. I due strinsero una amicizia molto profonda, strascorrendo molto tempo insieme. Ilvecchio rivedeva in Chris il figlio perduto. Mentre conversava con il vecchio, Chris si sfogava esplodendo invettive contro i genitori, i politici e l'idiozia endemia dello stile di vita prevalente negli Stati Uniti. In una lettera che Chris scrisse al vecchio dopo che i due si separarono, si dice "Vorrei ripeterti di nuovo il consiglio che già ti diedi in passato, ovvero secondo me dovresti apportare un radicale cambiamento al tuo stile di vita, cominciando con coraggio a fare cose che mai avresti pensato di fare o che mai hai osato. C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perchè è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso. Se vuoi avere di più dalla vita, Ron, devi liberarti della tua inclinazione alla sicurezza monotona e adottare uno stile più movimentato che al principio ti sembrerà folle, ma non appena ti ci sarai abituato, ne assaporerai il pieno significato e l'incredibile bellezza. Per cui Ron, in poche parole, vattene da Salton City e mettiti sulla strada. Ti garantisco che sarai felice di averlo fatto. Temo però che il mio consiglio non verrà ascoltato. Dici sempre che sono testardo, ma tu lo sei ancora più di me. Hai una meravigliosa opportunità sulla via del ritorno di vedere uno dei paesaggi più belli della terra, il Grand Canyon, qualcosa che ogni americano dovrebbe vedere almeno una volta nella vita. Eppure, per qualche ragione a me incomprensibile, non desideravi altro che arrivare a casa al più presto [...] Non fissarti in un posto, muoviti, sii nomade, conquistati ogni giorno un nuovo orizzonte [...]". (le parole di Chris McCandless si possono riassumere nel verso di Pindaro, tanto amato da Nietzsche: "diventà ciò che sei!, realizza le tue autentiche potenzialità".) Il Vecchio seguendo il consiglio di McCandless vendè tutto e comprò un Caravan accampandosi nel deserto, occupando lo stesso spazio che era stato di McCandeless vicino alle sorgenti calde, di cui ho parlato prima, aspettando il ritorno dell'amico. Quando un giornalista gli mostrerà le foto dell'autobus in cui il giovane perderà la vita in Alaska, il vecchio si allontanò con gli occhi umidi. Disse il vecchio "Quando Alex partì per l'Alaska pregai. Chiesi al Signore di avere un occhio di riguardo per quel ragazzo, gli dissi che era speciale. Eppure lo lasciò morire. Allora il 26 Dicembre, quando seppi cosa era successo, rinunciai a Dio. Mi ritirai dalla chiesa e diventai ateo. Decisi che non potevo più credere in un Dio che aveva permesso che una cosa tanto terribile accadesse a un ragazzo come Alex". Come ho scritto prima, il vecchio aveva già perso un figlio e la moglie in un incidente stradale causato da un ubriaco.
Il rapporto tra Chris ed i genitori fu sicuramente problematico. Soprattutto il padre, autoritario, testardo, irritabile, spinse Chris alla ribellione, purtroppo con mancanza di misura. In una lettera alla sorella Chris, scriveva "[...] Dopo però, quando sarà il momento, con un taglio netto e veloce li escluderò dalla mia esistenza. Una volta per tutte divorzierò da loro come miei genitori e mai più, finchè avrò vita, parlerò con uno di quegli idioti. La farò finita con loro, una volta per tutte, e stavolta sarà per sempre."
"L'Alaska ha sempre esercitato un certo fascino su sognatori e disadattati, su chi pensa di poter rattoppare i buchi della propria esistenza nell'incontaminata vastità dell'Ultima Frontiera. Soltanto che la foresta non perdona e di sogni e desideri non sa che farsene. Edward Hoagland, così scrive in Up the black to Chalkyitsik: "In America abbiamo la tradizione del grande fiume a due cuori: portare le propri ferite nella natura per una cura, una conversione, un riposo o quel che sia. E come nel caso di Hemingway, se le ferite non sono troppo gravi, funziona. Ma qui non siano nel Michigan (o per quanto, neppure nelle grandi foreste del Mississippi di Faulkner) Qui siamo in Alaska. Quando venne il momento di partire ed un amico si offerse di pagargli l'aereo egli rispose "No, no, voglio andarci in autostop. Volare sarebbe come imbrogliare, rovinerebbe tutto". Una persona che a differenza della maggior parte delle persone, mette in pratica quello in cui crede.
In questo canyon, il Davis Gulch il ventenne Everett Ruess incise il proprio pseudonimo nella parete "Nemo 1934" (scritte ora cancellate dall'acqua che è salita di livello. Nemo poteva ispirarsi a Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne in cui il protagonista fugge la civiltà). Passati sessant'anni ancora non sappiamo quasi nulla della fine che fece Everett Ruess, inghiottito dal deserto. Per leggere le lettere che il giovane scrisse, esiste un opera biografica di W. Rusho "Everett Ruess: A vagabond for beauty"
Fucile Regmington semiautomatico calibro 22 conportata 4 x 20, un modello fuori produzione chiamato Nylon 66 che i cacciatori dell'Alaska preferivano per leggerezza e affidabilità. Fu il fucile che Chris McCandless usò per cacciare in Alaska, assieme a 4 scatole da cento cartucce.
Distese di Hedysarum mackenzii in Alaska. Benchè si tratti di una pianta più piccola, il pisello odoroso selvatico è talmente simile alla patata selvatica che perfino esperti botanici hano difficoltà a distinguerli. Esiste una sola caratteristica che li differenzi, che probabilmente Chris ignorava: nella parte inferiore delle foglioline verdi della patata selvatica sono presenti numerose venuzze laterali, mentre in quelle del pisello odoroso selvatico esse non sono visibili.
A Chris piaceva molto leggere; in particolare sappiamo che tra i suoi libri preferiti c'era "Guerra e pace" di Tolstoj. Gli studi universitari presso l'Emory University di Atlanta, con una specializzazione in storia e antropologia. Era ossessionato dalle ingiustizie, quali l'oppressione razziale in Sudafrica e durante i fine settimana si aggirava nei quartieri più depressi di Wahington a chiaccherare con prostitute e senza tetto, a offrire loro un pasto o un consiglio sincero per migliorare le loro condizioni. Cercava di convincere anche gli amici a dedicarsi agli affamati e a coltivare una coscienza sociale. Prima di partire per la sua grande avventura diede in beneficienzacirca ventiquattromila dollari. Ma non era certo il classico benefattore taciturno e scontroso che disapprova il divertimento. Anzi, di tanto in tanto non disdegnava alzare il gomito, e fu sempre un incorreggibile istrione. Sosteneva che la carriera fosse una invenzione del ventesimo secolo. Dimostrò di essere anche un venditore senza pari, quando fu assunto da un imprenditore edile per piazzare vendite nel quartiere.
Chris McCandless ha provocato indirettamente tanto dolore alla sua famiglia. La sorella, molto legata a Chris, dice di non passare giorno senza piangere. Il Padre disse guardando una istantanea del figlio "La cosa più brutta è non averlo più vicino. Ho trascorso parecchio tempo con Chris, forse più che con gli altri figli. Mi piaceva tanto la sua compagnia, anche se ci ha procurato parecchie delusioni". Il padre che lavorava per la Nasa era molto autoritario, ma da quando Chris nel 1990, fece perdere le proprie tracce, qualcosa nel padre cambiò. La scomparsa del figlio è stata motivo di paura e sofferenza che hanno fatto emergere un lato morbido e tollerante della sua personalità.
Chris ricercava la Verità. In uno dei libri (Henry David Thoreau, Walden ovvero vita nei boschi) rinvenuti con la salma di Chris McCandless c'era un passaggio sottolineato e annotata in grande la parola "Verità" nella calligrafia del ragazzo. Il passaggio era questo "Datemi la verità, invece che amore, denaro o fama. Sedetti a una tavola imbandita di cibo ricco, vino abbondante e servi ossequiosi, ma alla quale mancavano la sincerità e la verità; partii affamato da quel desco inospitale. L'ospitalità era fredda come i gelati". Prima di partire per il lungo viaggio senza ritorno, Chris era già ritornato a casa dopo un viaggio che lo aveva visto rischiare di morire disidratato nel deserto del Mojave.
Deserto del Mojave
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