Io sono il padrone del mio destino: Io sono il capitano della mia anima
Etichette: Amore, cultura, Diritto, emozioni, Film, giovani, Giustizia, Ingiustizie, Libertà, Nelson Mandela, Uomini straordinari
Un Blog di Sciretti Alberto 2007 - 2010 © All right reserved
Etichette: Amore, cultura, Diritto, emozioni, Film, giovani, Giustizia, Ingiustizie, Libertà, Nelson Mandela, Uomini straordinari
Renato Brunetta ha pubblicato un video nel febbraio 2010 nel quale con gli occhi gonfi di lacrime e la voce belante afferma, testuali parole:
“Quando venivo a Venezia, la gente mi fermava e diceva dai fai il sindaco. Sono venuto alla regata e dalle rive, era anche un po’ imbarazzante, la gente che mi faceva la ola, ero nel motoscafo, io non sono molto alto, e non mi si vede tanto nei motoscafi, e la gente diceva renatooo renatooo fai il sindaco..queste cose commuovono”
Impossessarsi della ola della regata veneziana ai fini della propria patetica propaganda personale, è un atto di autoipnosi, di un volontario ottundimento della coscienza. Manipolare la realtà attraverso il bipensiero. La sottigliezza più estrema è credere fermamente di dire verità sacrosante mentre pronuncia le menzogne più artefatte. Ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda, sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe. Fare uso della logica contro la logica. Sapere e non sapere. Rinnegare la morale proprio nell'atto di rivendicarla. Renato Brunetta ha assimilato queste tecniche di vendita, quali una per tutte la doppia proposta, a Venezia in Lista di Spagna come venditore ambulante. Ora diventa facile manipolare la realtà ed insultare arrogantemente il prossimo chiunque esso sia: basta essere dei Premi Nobel mancati.
Esattamente 1 anno fa Brunetta disse: "Gli studenti dell'Onda vanno trattati come guerriglieri" "questi non hanno la dignità dei guerriglieri che sono una cosa seria, sono quattro ragazzotti in cerca di sensazioni più o meno violente." Fonte: http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-10/brunetta-onda/brunetta-onda.html Brunetta sarà a Venezia in auditorium santa margherita venerdì 19 alle ore 16.00 a Venezia. Sono benvenuti anche interventi da parte del pubblico. L'ingresso è libero fino al limite della capienza dei posti disponibili.
Etichette: Blog, Diritto, Giustizia, Ingiustizie, Laguna di Venezia, lavoro, Libertà, politica, Renato Brunetta
"Chi controlla il passato" diceva lo slogan del Partito "controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato". Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale proprio nell'atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l'unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario dimenticare ma, all'occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Soprattutto, saper applicare il medesimo procedimento al procedimento stesso. Era questa, la sottigliezza estrema: essere pienamente consapevoli nell'indurre l'inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della pratica ipnotica che avevate appena posto in atto. Anche la sola comprensione della parola "bipensiero" ne implicava l'utilizzazione.
Ecco Renato Brunetta in un video dove, con gli occhi gonfi di pianto patetico, descrive le ole della gente tra le rive mentre passa il suo motoscafo. Con gli occhi gonfi di pianto ricorda come lui sia difficilmente distinguibile nel motoscafo eppure la gente lo ha notato.. Un simile processo di alterazione continua è atto di autoipnosi, di un volontario ottundimento della coscienza. L’essenza del governo oligarchico non è l’eredità che passa di padre in figlio, ma la persistenza di una determinata visione del mondo e di un determinato modello di vita, che i morti impongono ai vivi. Un gruppo dirigente è tale finchè ha la possibilità di nominare i propri successori. Al partito non interessa perpetuare il proprio sangue, ma se stesso. Non è importante chi detenga il potere, purchè la struttura gerarchica resti immutata. Tutte le convinzioni, i costumi, i gusti, le emozioni, gli atteggiamenti mentali che caratterizzano il nostro tempo sono stati in realtà programmati al solo fine di sostenere la mistica del Partito e di impedire che venga colta la vera natura della società contemporanea. Da parte dei proletari, in particolare, non vi è nulla da temere: abbandonati a se stessi, continueranno, generazione dopo generazione, secolo dopo secolo, a lavorare, generare e morire, privi non solo di qualsiasi impulso alla ribellione, ma anche della capacità di capire che il mondo potrebbe essere diverso da quello che è.
Il bipensiero implica la capacità di accogliere simultaneamente nella propria mente due opinioni tra loro contrastanti, accettandole entrambe. L'uomo sa quindi di essere impegnato in una manipolazione della realtà, e tuttavia la pratica del bipensiero fa sì che egli creda che la realtà non venga violata. Un simile procedimento deve essere conscio, altrimenti non potrebbe essere applicato con sufficiente precisione, ma la tempo stesso ha da essere inconscio, altrimenti produrrebbe una sensazione di falso e quindi un senso di colpa. Il bipensiero consiste nel fare uso di una forma consapevole di inganno, conservano al tempo stesso quella fermezza di intenti che si accompagna alla più totale sincerità. Raccontare deliberatamente menzogne e nello stesso tempo crederci davvero, dimenticare ogni atto che nel frattempo sia divenuto sconveniente e poi, una volta che ciò si renda di nuovo necessario, richiamarlo in vita dall’oblio per tutto il tempo che serva, negare l’esistenza di una realtà oggettiva e al tempo stesso prendere atto di quella stessa realtà che si nega, tutto ciò è assolutamente indispensabile.
Etichette: 1984, connivenza, corruzione, Giustizia, Ingiustizie, Libertà, politica, Renato Brunetta, Venezia
Etichette: corruzione, Diritto, Giustizia, Ingiustizie, Libertà, politica
Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare"
Il testo è di Elsa Morante, una tra le più importanti autrici di romanzi del dopoguerra, nata nel 1912 e morta nel 1985. Lo scritto risale al 1945, è intitolato Il "Capo del Governo" ed è contenuto in Pagine autobiografiche postume, pubblicato in "Paragone Letteratura" n.456 del febbraio 1988.Etichette: crisi, Diritto, Giustizia, Ingiustizie, Libertà, politica, Storia
La sede di Verona della Glaxo
Una società dove la finanza non viene adeguatamente tassata (il livello di tassazione sulle rendite finanziarie in italia è al 12,5% mentre la media europea è tra il 20 e il 22%) e dove taluni investono e speculano sul fatto che la Borsa perda e quindi che delle aziende chiudano lasciando i propri lavoratori a casa, è una società senza futuro. Una società, come quella italiana fanalino di coda in materia, che non investe nella ricerca è una società senza futuro.
Il finale della solità nenia...: sembra che Gsk abbia aperto un centro ricerche che si occupa di neuroscienze in Cina. Il governo cinese ha praticamente regalato tutto, anche i primi cinquanta ricercatori. Che nenia.
Ho fotografato il sito web della GlaxoSmithKline (GSK) al 14/02/2010, che alla voce "Chi Siamo" ancora riporta quanto segue: "è una multinazionale farmaceutica, basata sulla ricerca, nata nel dicembre 2000 dalla fusione di Glaxo Wellcome e SmithKline Beecham. Con oltre 100 mila dipendenti, un fatturato di circa 33 miliardi di euro e una quota di mercato del 5,6 per cento, il gruppo si colloca al secondo posto nel mondo. La Ricerca e Sviluppo può contare su oltre 15 mila ricercatori che operano in Centri ricerca dislocati in vari paesi tra i quali: Belgio, Cina, Croazia, Francia, Giappone, Italia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti. In Italia, dove è presente dal 1932, GSK occupa oltre 3.000 dipendenti e ha la sua sede principale a Verona, ove è presente anche il Centro ricerche che, con oltre 700 addetti, molti dei quali stranieri, è stato designato dal Gruppo come Centro di eccellenza in Drug Discovery per le Neuroscienze."
Etichette: crisi, Ingiustizie, lavoro, ricerca, Università, Veneto
Etichette: Amore, Chiesa cattolica, Diritto, Eluana Englaro, Giustizia, Ingiustizie, Libertà, Piergiorgio Welby, politica, Rachel Corrie, Tragedia, violenza
Etichette: Diritto, Economia, imprenditori, Ingiustizie, Libertà, politica, Povertà, Sciretti Alberto, truffe
Etichette: connivenza, cultura, Diritto, disagio, giovani, Ingiustizie, Libertà, Università
Etichette: Diritto, giovani, Ingiustizie, mafia, Università
Grazie ai politici italiani per il nuovo record di 1753 miliardi di euro di debito pubblico al luglio 2009. Avete schifosamente indebitato i giovani e le nuove generazioni. Alleggeriti da un sistema mafioso di cui ho già parlato, non ci resta che ballare aspettando che ve ne andiate.
Etichette: adolescenti, ballo, disagio, divertimento, emozioni, giovani, Giustizia, Ingiustizie, Libertà, mafia, Sciretti Alberto
Etichette: Ambiente, Disastri ambientali, Dolomiti, Ecologia, emozioni, Erto, Frana, Giustizia, Ingiustizie, Mauro Corona, Monte Toc, Natura, Sciretti Alberto, Tragedia, Vajont
Etichette: connivenza, Cosa Nostra, cultura, Diritto, disagio, giovani, Giovanni Falcone, Giustizia, Ingiustizie, Libertà, mafia, magistratura, Michele Santoro, Paolo Borsellino, politica, Sciretti Alberto
Pubblico questo mio video nel giorno in cui il Movimento Sociale Italiano presenta le cosiddette ronde nere, volontari della Guardia nazionale che intenderebbero affiancare le ronde padane nelle strade non appena sarà in vigore il disegno di legge sulla sicurezza; indosseranno una divisa con camicia grigia o kaki, basco con aquila imperiale romana, fascia nera al braccio con impressa la ruota solare simbolo del nascente Partito nazionalista italiano. Fonte Corriere della Sera e Repubblica)
A qualche anno dall'aberrazione del fascismo continua la vergogna italiana, nonostante l'apologia del fascismo sia un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente "Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione"), anche detta "legge Scelba", che all'art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque «fa propaganda per la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità» di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque «pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche». Etichette: 1984, adolescenti, Chiesa cattolica, Diritto, disagio, emozioni, giovani, Ingiustizie, Libertà