Matthew Wayne Shepard (1976 - 1998)
Matthew Wayne Shepard venne derubato e torturato da due ragazzi in una località vicino a Laramie, Wyoming la notte tra il 6 ottobre e il 7 ottobre 1998, a causa del suo orientamento sessuale. Shepard fu trovato dopo 18 ore di agonia, con una frattura dalla nuca fino oltre l'orecchio destro. Parte del cervello era stata danneggiata in modo tale da risultare compromessa la capacità del suo corpo di regolare il battito cardiaco, la temperatura corporea e altre funzioni vitali. C'era inoltre circa una dozzina di piccole ferite sulla testa, sul collo e sulla faccia. Morì cinque giorni dopo a causa delle ferite subite.
Matthew Wayne Shepard (1976 - 1998)
I suoi assassini stanno attualmente scontando la pena in prigione. Gli avvocati hanno dimostrato che Shepard venne attaccato esclusivamente a causa del proprio orientamento sessuale. Il suo caso, grazie anche alla famiglia che ha scelto di non mettere a tacere l'episodio ma di parlarne in pubblico, è diventato un simbolo contro la discriminazione in tutto il mondo.
Matthew Wayne Shepard (1976 - 1998)
Il processo vide l'inquietante introduzione nel diritto della "
difesa da panico gay"; inoltre un gruppo di oppositori omofobi, capeggiati dal pastore della Chiesa Battista Fred Phelps, di distinse per la propria follia protestando con picchetti ai funerali di Shepard e al processo dei suoi assalitori. La violenta protesta si concretizzò con cartelli e slogan come «Matt Shepard marcisce all'inferno», «L'Aids uccide i finocchi morti» e «Dio odia i froci».
« È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo. » (Diario di Anna Frank)
In Italia anno 2010, Regno della Chiesa e dei talk show in cui invitano l'onorevole Mussolini a parlare dei diritti delle coppie di fatto,
i diritti sono conservati e cristalizzati secondo una
tradizione secolare, la stessa che ha ucciso i diritti di Giovanna d'Arco, Giordano Bruno, Galileo Galilei, Piergiorgio Welby, Eluana Englaro e di migliaia di altre persone, le cui sofferenze rimangono inascoltate. Per sempre ricorderò la definizione di vita di Piergiorgio Welby:
"
Io amo la vita, Presidente. Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. Io non sono né un malinconico né un maniaco depresso – morire mi fa orrore, purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita – è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche. Il mio corpo non è più mio ... è lì, squadernato davanti a medici, assistenti, parenti. Montanelli mi capirebbe. Se fossi svizzero, belga o olandese potrei sottrarmi a questo oltraggio estremo ma sono italiano e qui non c’è pietà";
La vita del 22 enne Matt Shepard vittima dell'intollerenza, continua nella Fondazione fondata dai genitori di Matthew, Judy e Dennis, attivi sostenitori dei diritti gay ed educatori alla tolleranza. Etichette: Amore, Chiesa cattolica, Diritto, Eluana Englaro, Giustizia, Ingiustizie, Libertà, Piergiorgio Welby, politica, Rachel Corrie, Tragedia, violenza