"Il maestro chiese al ruscello: “Perché piangi, o purissimo ruscello?". E il ruscello rispose: “Perché sono costretto ad andare fino alla città, dove l’Uomo mi disprezza e mi maltratta, preferendo bevande più forti, e fa di me lo spazzino dei suoi avanzi, contaminando la mia purezza e volgendo in sporcizia la mia chiarità”» (Khalil Gibran, La voce del maestro).
Sempre più l'umanità si divide in due: chi trascina avanti ed indietro il proprio corpo consumando e fornicando momenti fini a se stessi e chi come il sottoscritto è alla ricerca costante di istanti eterni e di idee pure cristallizzate per sempre nel tempo e nella Storia. Si pensi che ogni giorno 6000 bambini muoiono per malattie causate da acqua inquinata, da impianti sanitari e da livelli di igiene inadeguati e che in Italia stiamo per traghettare da una gestione pubblica ad una privata dell'acqua e che tutto sia ormai determinato da parametri di efficienza tecnico-economica....e così l'acqua, bene essenziale, stà per fare il suo ingresso in Borsa.
Io sono il padrone del mio destino: Io sono il capitano della mia anima
Ieri sera sono andato al cinema a vedere Invictus - L'invincibile - film diretto da Clint Eastwood. Dopo aver visto lo splendito film "Gran Torino" sempre di Clint, non potevo perderlo. Infatti non ha tradito le aspettative. "Io sono il padrone del mio destino, Io sono il capitano della mia anima." questo è quanto ti rimane dentro dopo aver visto il film. Questo motto è tratto da una poesia "Invictus", di William Ernest Henley, che era stata la fonte di ispirazione per Nelson Mandela, durante i 28 anni trascorsi in prigione nella prigione di Robben Island, la più dura del Sud Africa.
Robben Island
INVICTUS "Dal profondo della notte che mi avvolge, buia come il pozzo che va da un polo all'altro, ringrazio tutti gli dei per la mia anima indomabile. Nella morsa delle circostanze, non ho indietreggiato, né ho pianto. Sotto i colpi d'ascia della sorte, il mio capo sanguina, ma non si china. Più in là, questo luogo di rabbia e lacrime incombe, ma l'orrore dell'ombra, e la minaccia degli anni non mi trova, e non mi troverà, spaventato. Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la pergamena, Io sono il padrone del mio destino: Io sono il capitano della mia anima" William Ernest Henley
Per Nelson Mandela poche parole. Lui è e rimarrà per sempre una delle persone a cui intendo ispirarmi per non cadere mai nell'oblio e buttare via attimi preziosi della mia vita. Rimane il dolore per i 28 anni durante i quali un'anima così pura è stata ingabbiata ingiustamente in pochi metri quadri. Quanti una volta usciti sarebbero riusciti a perdonare? Primo Presidente nero del Sudafrica dopo la fine dell'apartheid, e Premio Nobel per la Pace nel 1993, è un Uomo.
"..se a una cert'ora del giorno vi fermerete un momento sopra uno qualunque dei quattrocento ponti, a guardarvi intorno, vedrete, poniamo, un lungo rio tutto in ombra, tetro e un poco sinistro, che sfonda laggiù in un grande fulgore d'aria, d'acqua, di oleandri in fiore: ma saliti che sarete sul ponte successivo pochi minuti dopo secondi più in là, vedrte un altro rio che , girando ai piedi di una casa rossa violentemente battuta dal sole, è tutto un lumeggiare di fiamme, e sprizzare di scintille, tutto una risata squillante di ubrica allegria. Che se rifarete i due ponti un'ora dopo (non vi occorrerà aspettare la sera o la notte), avrete l'impressione di passarci allora per la prima volta, poiché ogni cosa sarà diversa da prima: distribuzione del chiaro e dello scuro sulle pareti dei rii, tinta dell'atmosfera, distanze prospettiche, e, per cos' dire, stato d'animo. Pensate ora alle variazioni infinite del cielo, attraverso ogni ora di ogni giorno di ogni stagione e avrete un'idea di quella che ho chiamato l'altra Venezia, ma che in realtà è un'innumerevole moltitudine di Venezie. Al fondo, la costante dell'unico spirito, dell'unico genio creatore, indefinibile" (Guida sentimentale di Venezia di Diego Valeri 1887-1976)
Guglielmo Ciardi, Mattino di maggio, 1869
Pietro Fragiacomo, (1856-1922), Venezia povera, Valdagno (Vicenza) Raccolta privata
Gugliemo Ciardi (1841-1917), Canale della Giudecca, Museo d'Arte Moderna Ca' Pesaro Venezia
Uno dei miei primi video..
lo rievoco perchè contiene alcune atmosfere di Venezia di Ippolito Caffi (1809 - 1866)
Marrakech, tra il lusso delle Aston Martin e la miseria dell'asino da soma: le contraddizioni dell'Uomo
Alberto lungo le mura di Marrakech (31/12/2009) fondata tra il 1060 e il 1070.
Ho visitato Marrakech a capodanno e mi porto ancora dentro quel senso di contraddizione tra una roboante Aston Martin che impauriva un affaticato asino da soma e la miseria più totale.
Ho visitato una conceria e ho conosciuto l'Inferno.
Credo sempre più che invece che calmierare il prezzo del pane, bisognerebbe impedire all'individuo di accumulare ricchezze spropositate che altra conseguenza non hanno che affamare l'altrui individuo. "Finchè esiste la povertà, non può esserci una vera libertà." ha detto Nelson Mandela. Un paese dignitoso che voglia sviluppare un senso di appartenenza alla nazione e a quei principi universali dell'uguaglianza, dovrebbe stabilire un tetto all'arricchimento personale, che ne sò 5 milioni di euro a testa oltre ai quali devi dare tutto in beneficienza, magari all'Unicef.
Nel 2009 l'Aston Martin ha presentato la One-77, una esclusiva Gran Turismo che verrà prodotta in solo 77 esemplari e la cui consegna ai clienti è previsto avvenga nel corso del 2010. L'auto dovrebbe costare un milione di euro, il suo motore è una evoluzione del classico V12 ma con cilindrata portata a 7,3 litri e in grado di produrre una potenza massima di 700 CV.
Video di Alberto Sciretti girato a Marrakech.
Rosse le bandiere a Marrakech, sempre più rosso il mio pensieroche però nonlacera e soffoca le potenzialità dell'individuo. Credo nell'individuo, nella sua "libera iniziativa economica" proprio come riporta l'art.41 della Costituzione, ma attenzione credo fermamente anche nel secondo comma del medesimo articolo e cioè "Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana." L'art. 4 della nostra Carta Costituzionale ci ricorda infatti che "Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.". Sottrarre le risorse agli altri, non significa concorrere al progresso materiale della società. Torniamo a Marrakech..
Quando arrivi a Marrakech, ti accoglie una ventata d'aria calda, un bisbiglio al deserto. La cosa più bella da fare è passeggiare come tartarughe sotto il sole lungo le mura (a fine dicembre nel primo pomeriggio c'erano 25 gradi al sole, infatti stavo in camicia. Verso il tardo pomeriggio la temperatura inizia a calare fino a raggiungere gli 8-10 gradi alla sera) e frequentare la convulsiva piazza Jama‘a el-Fnaa, i vicoli adiacenti e i suq, cioè mercati coperti che si articolano su numerose viuzze e piazzette, ciascuna delle quali è dedicata ad attività specifiche. Marrakech và vissuta all'aria aperta, non ci sono infatti musei e le Moschee non sono visitabili.
Suq a Marrakech (c'è un grande ingresso dalla piazza principale la Jemaa el-Fna), dove vi rapirà la varietà dei colori. Qui i soldi che mi ero portato via sono evaporati...ma ne è valsa la pena: si possono comprare degli oggetti berberi stupendi lavorati a mano in osso di cammello o corno di gazzella, basta trovarli tra robaccia di dubbia provenienza, fatta a macchina. Non bisogna sottrarsi al rito, all'inizio un po' faticoso, della contrattazione. Il venditore ne conosce il valore, ma lui vuole sapere chi siamo, quanto convinto è il nostro interesse. E, poi, ha tempo; è disposto a cedere e a rilanciare, ad aggiungere qualcosa in più per fare sembrare più conveniente la sua offerta, ad ascoltare la nostra fantasia, gli argomenti che sappiamo scovare in fondo a chissà quale ripostiglio dell'anima per strappare un buon prezzo. Un prezzo alla fine che accontenta tutti se abbiamo condotto bene la trattativa. Chi vende ha ricavato il suo guadagno, che gli consente di vivere, e chi compra pensa sempre di aver comprato un tesoro, come il sottoscritto con il pugnale berbero riportato qui sotto.
Ovviamente, quale ammiratore di Lawrence d'Arabia, me ne sono portato a casa uno: un Koummya o Kumiyah, un glorioso pugnale del Marocco, tradizionale dei Berberi. E' ad un solo taglio. Il fodero è molto incurvato in punta
Veniamo alle rosseggianti mura d'argilla e alle montagne dell'Atlante sullo sfondo con gli adiacenti palmeti e giardini, in cui spopolano olivi e alberi da frutto. Le mura sono composte da un solidissimo impasto di argilla e calce. I fori, ben visibili nelle foto successive, servivano per le travi di sostegno, in corso d'opera, poi per evitare la formazione di umidità. La cinta è alta 6 o 8 metri e spessa 1.4-2; il cammino di ronda era largo appena 60 cm!!! Le mura, le palme e l'Atlante sono i simboli di Marrakech.
Un aspetto che vi stupirà; lungo tutte le mura, vi sono aranceti e aranceti..basterebbe allungare la mano e una succosa arancia sarebbe sotto i vostri denti. Ho pensato che almeno lì, i senzatetto hanno di che sfamarsi. Tuttavia non ho visto nessuno toccare le arancie (vai a vedere che il Re ha imposto la pena di morte per chi ruba le arancie comunali???).
Talvolta sulle mura si possono notare le cicogne che vi nidificano.
Come in tutto l'Islam, anche in Marocco il giardino è prefigurazione e proiezione sulla terra del paradisono promesso agli eletti, luogo in cui immagini, suoni, profumi fanno intravedere al fedele le delizie dell'aldilà. Un esempio tipico in tal senso a Marrakech è il parco dell'Agdal.
La Moschea della Koutoubia, il cui minareto è una delle più alte espressioni dell'arte maghrebina, oltre che simbolo e "faro" di Marrakech; è una della più vaste dell'Occidente islamico.
Il palazzo reale a Marrakech. Audi e Mercedes oscurate che entrano ed escono, schiere di giardinieri che corrono sentendosi parte di un giardino incantato...
Palazzo reale
Piazza Jemaa el-Fna
Piazza Jemaa el-Fna, coinvolgente cuore cittadino che per la sua animosità mette agitazione. Ci si torna più volte, ma si fugge anche. Un ammaliante ma sinistro palcoscenico animato da cantastorie, indovini, acrobati, danzatori, incantatori di serpenti e da artisti di strada. Diventi una formica e se sei giovane alla sera ti viene sibilato continuamente "hashish, hashish". Lasciatevi andare con le aranciate buonissime che costano 3 o 4 Dirham l'una, cioè 30 o 40 centesimi di euro.
Le baraccopoli di Marrakech.
Solo uscendo dal lusso asettico dei grandi alberghi che si può cogliere il Marocco delle contraddizioni e dei contrasti. Solo così si può capire perchè tanti fuggono da questo paese, sicuramente il più bello e potenzialmente il più ricco del Nordafrica. I divari più marcati sono sicuramente quelli sociali, divari tra un'esigua minoranza di ricchi e una maggioranza di poveri e diseredati che vivono la loro marginalità nelle baraccopoli urbane e nei villaggi rurali. Non è facile essere bambini in Marocco, dove la mortalità infantile è sette volte più alta di quella italiana. Questa povertà l'ho toccata con mano, ho visto immagini, come quelle qui sotto di una conceria, dove le condizioni ambientali dei lavoratori sono INUMANE.
Sono entrato in un conceria, ho visto lavoratori a piedi nudi camminare su carcasse d'animali in attesa di essere scuoiati, un odore insopportabile che si cercava di attenuare con delle foglia di menta sotto il naso. Lo ricoderderò per tutta la vita, ho avuto la sensazione di entrare nell'inferno e ci sono stato solo 30 minuti; ci sono persone che ci lavorano una vita intera, che si ammalano e dormono su delle cavità adiacenti.
L'inferno conceria.
Il Marocco gode di un grande vantaggio rispetto ai suoi vicini. Ogni marocchino disponde di 3 volte tanto l'acqua di un algerino e di un tunisino e 30 volte quella di un egiziano. Si pensi che il 20% del territorio marocchino è ricoperto da foreste, contro il 2% della vicina Algeria. Inoltre il Marocco dal 10 ottobre del 2003 ha adottato una nuova legge sulla famiglia. Una riforma storica, perchè l'eguaglianza tra uomini e donne entra a far parte della legislazione. Il Marocco è il secondo paese arabo musulmano, dopo la Tunisia, a compiere questo passo.
Tuttavia il 35% dei marocchini non ha l'acqua potabile e il 38% non ha i servizi igienici nella propria casa, il 50% non possiede un frigorifero e un televisore, il 70% un auto, il 98% un personal computer.
Nota dolente, il traffico. Caotico fino a provocarti mal di testa. Lo smog ti accarezza continuamente. I vigili cercano in modo convulsivo e con l'abuso del fischitto di dare una parvenza logica ad un moto che è nato e rimarrà credo per sempre entropico. Tutti suonano il clacson, ognuno si è autoconvinto di avere più fretta dell'altro. Si china il capo, solo quando passa... l'Aston Martin.
Da Salerno a Pisa, 600 km percorsi da un cane di nome Rochy per ritrovare il proprio padrone: l'amore vince sempre
Quando ero piccolo, ricordo come ci rimasi divorando l'Odissea, nell'apprendere che il vecchio cane Argo morì di infarto per l'emozione di rivedere, dopo tanti anni, il suo padrone Ulisse. Un po' di giorni fa' ho visto al cinema un film bellissimo (portatevi 2 pacchetti di fazzoletti...): Hachiko – Il tuo migliore amico , incentrato sull’amicizia e sulla fedeltà che legano l’uomo e il suo migliore amico e ispirato ad un cane Hachikō realmente esistito in Giappone.
Hachikō (10 novembre 1923 – 8 marzo 1935) fu un cane di razza Akita. Dopo la morte del suo padrone, Hidesaburō Ueno, si recò ogni giorno, per quasi dieci anni, ad attenderlo, invano, alla stazione, in cui l'uomo prendeva il treno. La vicenda ebbe un enorme riscontro nell'opinione pubblica dell'epoca e ben presto Hachikō divenne, in Giappone, un emblema di affetto e lealtà. Nel 1934, al fedele animale fu dedicata una statua e, negli anni, la sua storia divenne il soggetto di film e di alcuni libri.
Ieri invece vengo a sapere da articoli di giornale di una storia incredibile: un pastore tedesco ha percorso oltre 600 chilometri a quattro zampe per tornare dal suo padrone, da Salerno a Pisa. E’ arrivato arruffato, stanco e con i polpastrelli laceri e sanguinanti.
Rochy con il suo padrone Ibrahim Fwal felicemente insieme.
E’ la storia di Rocky, 5 anni, un pastore tedesco preso quando era cucciolo, al canile, da Ibrahim Fwal, un siriano che vive da tempo a Carrara e che lo aveva fatto tatuare. Proprio quel simbolo indelebile che ha permesso ai due «amici» di ritrovarsi dopo 3 interminabili anni, dopo mille vicissitudini visto che il cane che era stato presumibilmente rubato, continuava a scappare dai nuovi padroni che gli si proponevano ricercando il suo primo ed unico amore.
Rochy
In questa storia d'amore, purtroppo l'unico servizio disponibile è quello di Studio Aperto, che nel suo stile patetico soap opera, non poteva certo perdersi una occasione così ghiotta. Lo propongo, perchè contiene le immagini del magnifico cane e del suo padrone:
Qui di seguito delle mie foto con un pastore tedesco, a cui sono stato e sarò per sempre affezionato, perchè come dico sempre, il vero amore non muore mai.Ho già parlato in un precedente post, della bellissima esperienza sul finire di questa estate dove mi sono imbattuto in 8 cuccioli da salvare...
A nord dell'isola di Ios è possibile visitare la tomba di Omero dove il poeta è stato seppellito dopo la sua morte causata da una malattia che lo ha colpito nel suo viaggio verso Atene
Donare un sorriso a chi ha perso ogni speranza: questo è l'obiettivo della vita
Il giardino della Menara a Marrakech ha migliaia di ulivi piantati in fila...l'orgoglio e la gioia di Marrakech sono i giardini, curati con una passione che ha ormai una tradizione secolare.
------------------------------------------------------------------------------------------------ http://www.marrakech.travel/it IL SITO UFFICIALE DI MARRAKECH (soltanto il sito internet merita una visita)
Quando ero bambino sognavo di sgattaiolare per il dedalo di viuzze di Algeri, Instanbul, Marrakesh... Non è cambiato niente rispetto ad allora. La differenza tra allora ed adesso è che ora ci vado veramente. L'anno scorso ho festeggiato il capodanno a Instanbul quest'anno, visto che per la prima volta ha eletto un sindaco donna ;)))))))) si va a festeggiare a Marrakesh. Marrakech, un nome dal suono magico che evoca palmeti e carovane, mercati orientali e spie internazionali, duelli all'ultimo sangue in un oasi di pace.
Jama‘a el-Fnaa di sera, il centro vitale e caratteristico di Marrakech. Clicca sulla foto per ingrandirla e cogliere tutti i particolari. L'aspetto della piazza cambia durante la giornata: di mattina e pomeriggio è sede di un vasto mercato all'aperto, con bancarelle che vendono le merci più svariate (dalle stoffe ai datteri, alle spremute d'arancia, alle uova di struzzo etc.) e da "professionisti" dediti alle attività più svariate: le decorazioni con l'henne, i cavadenti, suonatori, incantatori di serpenti etc. Verso sera le bancarelle si ritirano e subentrano banchetti con tavole e panche per mangiare cibi preparati al momento e, più tardi, arrivano musicanti e cantastorie.
Presentazione di una discoteca di Marrakesh, città leggendaria che ha dato il nome al Marocco....sarò qui a mezzanotte? Scatenarsi in uno shopping sfrenato o rilassarsi con un rituale di benessere in una delle tante spa della città? Degustare le tagine tradizionali o assaggiare le tapas di Marrakech dell'ultimo lounge bar di tendenza? Mischiarsi alla folla animata della piazza Jamaa el Fna o finire la serata in una discoteca all'ultimo grido, al suono dei più grandi DJ?
Le mura, i giardini e i palazzi sontuosi dell’età d’oro della città imperiale, sono oggi la scenografia dell'effervescenza culturale, sportiva, artistica ed economica.
a coloro che abitano vicino al Monte Baldo ed al Lago di Garda (zone di Trento, Rovereto, Riva del Garda, Caprino Veronese etc)
Al 05/10/2009, restano da sistemare n.4 (ad oggi SONO STATI TUTTI REGALATI!!! - informazione aggiunta il 30/10/2009)cuccioli di un mese circa (vedi foto reale sopra) di una cucciolata di n.7 Border Collie, nati liberi sul monte Baldo dall’incrocio con un pastore tedesco. Se hai un giardino nelle vicinanze del Monte Baldo, ami gli animali e cerchi giudiziosamente un cane scrivimi a sciretti.alberto@sciretti.it . Al limite aiutami e stampa ed affiggi questo volantino ovunque tu possa, hai la mia autorizzazione.
I cuccioli (foto reali)
"Cerco cani in regalo, cerco border collie in regalo, cerco animali in regalo, regalo cani, animali gratis" se sei arrivato qui, è perchè hai digitato queste parole chiavi in un qualche motore di ricerca.
Il border collie è un cane da pastore robusto e longevo (raggiunge facilmente i 15 anni di età) e vanta eccellenti capacità di sorveglianza e di conduzione delle greggi. Secondo uno studio dell' University of British Columbia , è il cane più intelligente al mondo.
La mamma dei cuccioli mentre li allatta in montagna sul Monte Baldo. L'ho conosciuta forte e risoluta, concentrata e carica di responsabilità..una esperienza unica; mi ha donato e trasmesso quella forza e quella grinta che solamente le madri hanno, per far sopravvivere in questo caso 7 cuccioli affammati che continuamente vogliono poppare latte. Tenacia e grinta da vendere, contro ogni avversità.
È estremamente intelligente ed impara molto in fretta, motivo per cui viene utilizzato anche come cane per non vedenti. Viene usato perfino dalle forze dell'ordine e per difesa, pur essendo un cane ideale per le famiglie.
Il video dei cuccioli che aspettano di trovare una famiglia.
Cerca la verità dappertutto e con tutti i mezzi, diventando ciò che sei, sviluppando le tue autentiche potenzialità; condividi queste tue verità perchè la felicità è vera solo quando è condivisa; parti in esplorazione oltre lo stagno di rane, "apportando un radicale cambiamento al tuo stile di vita, cominciando con coraggio a fare cose che mai avresti pensato di fare o che mai hai osato. C'è tanta gente infelice che tuttavia non prende l'iniziativa di cambiare la propria situazione perchè è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l'animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l'avventura. La gioia di vivere deriva dall'incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell'avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso."
Difendi gli ultimi lembi di un territorio martoriato, sfruttato, degradato e spremuto da un progresso cieco. Ascolta il Cantico delle Creature e chi come Andrea Zanzotto e Mario Rigoni Stern canta le lodi della Natura e di quei beni non immediatamente monetizzabili, quali la bellezza, il senso di condivisione e appartenenza, il patrimonio storico-culturale. Ciò che appare in pericolo oggi nella mia terra Veneta come forse anche nella tua, non è solo la salubrità dell'acqua, dell'aria o dell'ambiente, ma i paesaggi nella loro varietà e ricchezza, i beni storici profanati, gli scorci oltraggiati, e il senso di appartenenza
Sotto il guanto di velluto di un umanitarismo efficacemente supportato da manipolazione genetica, impiego di sostanze psicoattive, ipnopedia e divertimenti ipertecnologici, l'umanità è finalmente riuscita a sconfiggere le malattie, l'aggressività, la guerra, l'ansia, la sofferenza, il senso di colpa, l'invidia e il dolore. Ma il prezzo di tale vittoria ha un nome: omogeneizzazione, mediocrità, divertimenti banali, affetti superficiali, gusti triviali, falso appagamento, incapacità di provare amore e desiderio.
Il mondo nuovo ha conseguito benessere, senso della comunità, stabilità e una soddisfazione pressoché generale solo per ritrovarsi popolato da creature con fattezze umane, ma spiritualmente ritardate. Consumano, fornicano, assumono "soma", giocano a "palla centrifuga", azionano le macchine che rendono possibile tutto ciò. Non leggono, non scrivono, non pensano, non amano, ne si autogovernano. Arte e scienza, virtù e religione, famiglia e amicizia sono passate di moda. Quel che più conta è la salute fisica, la gratificazione immediata. "Non rimandare mai a domani il divertimento di oggi". Nessuno aspira a qualcosa di più. L'uomo nuovo è così disumanizzato che non si rende neppure conto di ciò che ha perso.