mercoledì 17 febbraio 2010

La corruzione comincia con un piatto di pasta

"La corruzione comincia con un piatto di pasta" diceva Indro Montanelli
La Corte dei conti, allarme corruzione. La corruzione e' un ''tumore maligno'' contro il quale non ci sono ''anticorpi'' nella pubblica amministrazione e che con gli anni addirittura sembra peggiorare. Nel 2009 le denunce sono infatti aumentate del 229%. E' la Corte dei Conti a mettere il dito nella piaga e a parlare della necessita' di recuperare ''senso etico'' perche' ''se non c'e' senso etico nell'agire - ha detto oggi il presidente della magistratura contabile Tullio Lazzaro - non bastano mai i giudici, i carabinieri o le altre forze dell'ordine a combattere questo male''.
È poi assai grave - aggiunge il presidente Lazzaro (leggi l'intervento) - la mancanza di «anticorpi» nella Pa contro le condotte illecite individuali che causano «offuscamento dell'immagine dello Stato e flessione della fiducia che la collettività ripone nelle amministrazioni e nelle stesse istituzioni del Paese» Alla malversazione vera e propria si affianca poi tutta quella serie di comportamenti che portano ad ''un ingente spreco di risorse pubbliche''.
Ho già parlato in un precedente post di una mafia più civile e una società più mafiosa. Una mafia sempre più in giacca e cravatta e una società che cambiandosi abito troppe volte al giorno sceglie il travestimento. Insomma, abbiamo interi pezzi di società che hanno ormai introiettato i modelli comportamentali dei mafiosi. E lo si vede in tutti i campi". (Antonio Ingroia , magistrato)

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giovedì 22 ottobre 2009

Le Università Italiane nelle mani di KION S.p.a. tramite Esse3 e U-gov: la fine della logica e la nuova dipendenza economica

Questo articolo descrive passo dopo passo la consegna dell'apparato gestionale delle Università Italiane nelle mani di una Società per Azioni, KION S.p.a. , azienda praticamente a "monopolio legale" omogenizzante, che nei prossimi anni potrebbe interferire pesantemente nell' apparato che sottende alla cultura italiana, cultura che secondo gli artt. 9, 33 e 34 della Costituzione e l'art. 6 della L. 168 del 1989 sarebbe invece assolutamente libera e promossa da Università, Enti pubblici autarchici, che proprio per la loro intrinseca natura, giammai dovrebbero ritrovarsi subalterni o soggetti a dipendenza economica (art. 9 legge n.192/1998) verso una Società per Azioni, un pescecane da un fatturato complessivo infatti di 34.238.747 di Euro (quadriennio 2004-2007). Queste cifre infatti trasformano la "Costituzione culturale" in una "Costituzione Commerciale" e l'autarchia dell'Università, cioè la capacità di amministrare i proprio interessi, non è più pura ma compromessa alla logica di interessi privati non certamente pubblici. Gli aspetti amministrativi e di gestione connessi alla "autonomia organizzativa", esplicitamente prevista dall'art.6 della L. 168 del 1989, vengono consegnati nelle mani di.. U-GOV il sistema informatico integrato per la governance degli Atenei progettato da KION S.p.a. Il Leviatano è il nome di una creatura biblica. Dal punto di vista allegorico, il Leviatano rappresenta spesso il caos primordiale, la potenza priva di controllo. In matematica il numero del Leviatano è definito come 10 alla 666!. É un numero estremamente grande, molto maggiore del numero di particelle nell'universo. Kion ha intrapreso questa strada, trasformando procedure informatiche semplici in un cervellone leviatano.


Esse3 un software gestionale per la gestione della "Segreteria e dei Servizi agli Studenti" è commercializzato da KION S.p.a e viene utilizzato al momento dalla maggior parte delle Università Italiane.

Una interpellanza parlamentare della Seduta n. 173 del 7/5/2009 al Ministero dell'ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA, inizia questa lunga storia raccontando di come Cineca sia sulla carta un Consorzio Interuniversitario nato senza scopo di lucro formato da 37 Università italiane, da alcuni Centri di Ricerca e dato importantissimo, dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Miur , con una convenzione sottoscritta in data 14 luglio 1967.
IL LOGO DEL CINECA
Il Cineca è attualmente retto da uno statuto, che nella sua versione originaria è stato approvato dal Presidente della Repubblica il 13 ottobre del 1969. Nel 2005 lo statuto è stato modificato, per adeguare i principi costitutivi delle attività alle nuove esigenze del Paese; all'Ente pertanto è stata riconosciuta personalità giuridica di diritto privato, continuando ad essere sottoposto a vigilanza ministeriale (articolo 1 comma 2 dello Statuto). Le risorse finanziarie del Consorzio provengono, in modo maggioritario, dal Ministero dell'università e della Ricerca. Gli scopi del Cineca, come risulta dall'articolo 3 dello Statuto, sono volti a soddisfare specifiche finalità di interesse generale non aventi carattere industriale o commerciale. Con più di trecentocinquanta dipendenti, opera nel settore del trasferimento tecnologico attraverso il calcolo scientifico ad alte prestazioni, la gestione e lo sviluppo di reti e servizi telematici, la realizzazione di sistemi informativi articolati e complessi per il trattamento di grandi quantità di dati. Sviluppa applicazioni e servizi avanzati di Information Technology, svolgendo il ruolo di trait d'union tra la realtà accademica, l'ambito della ricerca pura e il mondo dell'industria e della Pubblica Amministrazione. Ad un certo punto il Cineca, con una nuova politica di Governance, che non si capisce come possa convivere con la sua natura di Consorzio senza scopo di lucro, incominciò a partecipare direttamente a svariate società di capitali con il medesimo Amministratore Delegato, tra cui Kion Spa, società controllata pertanto da Cineca, che dall'Ente riceve commesse del valore di milioni di euro; il paradosso che Kion S.p.a è rappresentata dal medesimo Direttore del Cineca, Dott. Mario Lanzarini, amministratore delegato il quale ai sensi dell'articolo 12 dello Statuto del Cineca ha, tra l'altro, "compito di direzione e vigilanza di ogni attività del Consorzio"; nell'interpellanza parlamentare della Seduta n. 173 del 7/5/2009 presentata da Raisi Renzo per la prima volta pubblicamente si discute di una possibile esistenza di un conflitto di interessi anche nella determinazione del prezzo delle commesse della Kion Spa con il Cineca; la Kion Spa presenta nel quadriennio 2004-2007 un fatturato complessivo infatti di 34.238.747 Euro, presumibilmente tutti riferibili a commesse con Cineca e consorziati costi per servizi esterni pari a 12.800.356 Euro; parrebbe pertanto che la dirigenza Cineca, così facendo (ossia tramite l'acquisto delle quote di una società commerciale) avesse trasferito su una società esterna le proprie commesse.

Il Processo di Bologna è un processo di riforma a carattere europeo che si propone di realizzare entro il 2010 uno Spazio Europeo dell'Istruzione Superiore. Vi partecipano al momento 46 paesi europei.
KION è un’azienda creata da Cineca per la progettazione e la realizzazione di applicazioni e soluzioni a valore aggiunto nell’area dei sistemi informativi per le università. KION opera in particolare nell’area dell’amministrazione e della didattica e dei servizi per gli studenti e i docenti. I software gestionali attualmente commercializzati ESSE3, il Sistema per la gestione della "Segreteria e dei Servizi agli Studenti" (ESSE3 viene ufficialmente presentato agli Atenei italiani il 26 Ottobre 2001). Il mercato al quale KION si apre è dunque costituito in primis dagli Enti cui istituzionalmente si rivolge CINECA e quindi dagli Atenei italiani che hanno l'obbligo di adeguarsi alla nuova normativa ministeriale e che rappresentano il target del progetto ESSE3.

Dal 2002 in poi, la storia commerciale di KION è storia di conquista delle Università Italiane, a poco a poco infatti tutte si sono affidate a Esse3 dando inizio a una nuova era in termini di costi delle commesse sulle piattaforme informatiche. Dal 2001 ad oggi, KION è arrivata a servire 64 università di diversa dimensione (dalle piccole alle grandi in termini di numero studenti e facoltà) e "vocazione" (tradizionali e telematiche). Di recente KION si sta proponendo addirittura anche all'estero con il progetto K2E (Kion to Europe).

C'è solo un piccolo problema: Esse3 e U-Gov sono rispettivamente il Caimano divoratore e il Leviatano entropico che divorano semplicità per rendere comprensibile il tutto solo ai loro consulenti; qualsiasi ragionamento lineare e banale deve scontrarsi ora con una mentalità esclusivamente tecnicista proiettata in un mondo abnorme e mostruosamente complicato al punto che solo i consulenti KION possono mettere mano al codice sorgente (questo mondo ben è rappresentato dalle pagine 6 e 7 di questa tesi di laurea su Esse3); gli interventi dei consulenti normalmente si sà generano fatturazioni e quindi non è quantificabile il costo che le Università si dovranno accollare nei prossimi anni.... presumibilmente tante fatture da decine di migliaia di euro quante saranno le modifiche da apportare al sistema gestionale, visto che le Università ora dipenderanno in tutto e per tutto da KION e i loro dipendenti pubblici addetti, già additati da organi dello Stato al pubblico ludibrio come fannulloni, se anche chiedessero della formazione adeguata contribuirebbero a "spennare" la propria Università con 500 € a persona per corso di formazione.

I costi ufficiali dei corsi di formazione sul sito della società KION S.p.a , che nel quadriennio 2004-2007 ha fatturato complessivamente 34.238.747 Euro

In Facebook è nato un gruppo per la chiusura di Esse3 definito come "incasinatissimo, inutile, sistema informatico universitario". In questa lettera ufficiale così gli studenti dell'Università degli Studi di Salerno definivano ancora nel Dicembre 2006 Esse3: "Con la presente vogliamo esprimere tutto il nostro sdegno per quanto riguarda i problemi legati all'utilizzo della piattaforma ESSE3. Sin dal primo momento in cui è stata utilizzata nelle nostre Facoltà, tale piattaforma ha arrecato grossi disagi agli studenti che noi abbiamo l'onere di rappresentare. I problemi più frequenti riguardano operazioni che dovrebbero essere immediate, basti pensare alle prenotazioni on-line degli esami da sostenere oppure alla compilazione o modifica dei piani di studio. Molto spesso, quando l'autenticazione va a buon fine, il malcapitato studente che vuole apportare delle variazioni al proprio piano di studio deve solo incrociare le dita e sperare che la piattaforma riesca a caricare le modifiche [...] Ancor più drammatica è la situazione relativa alle prenotazioni degli esami on-line; abbiamo infatti verificato che gli studenti incontrano grosse difficoltà nell'effettuare la prenotazione degli esami da sostenere perchè non risultano presenti nell'elenco degli esami da selezionare. [...] la piattaforma "ESSE3" si è rivelata un vero e proprio disastro. [..] La piattaforma "ESSE3" rappresenta la negazione di tutti i princìpi base dell'ingegneria del software ".


Ma mentre a tutti i problemi tecnici c'è un rimedio, il danno irreparabile arrecato alle Università è anche nei costi: "nuovo cervellone informatico costato 700 mila euro (più 200 mila l’anno per la manutenzione)" di queste cifre si parla in questo articolo della Stampa. Questi costi sono insostenibili alla luce dei pesanti tagli e dei sottofinanziamenti di cui soffrono attualmente le Università italiane; sono soldi sottratti alla Ricerca e al diritto allo studio delle nuove generazioni. L'Italia, che sta involvendo, continua infatti a non investire nell'istruzione e nella ricerca.
L'aspetto più grave è che nel rapporto tra le Università Italiane e KION S.p.A. potrebbe palesarsi una possibile violazione della legge n.192/1998 "Abuso di dipendenza economica", che disciplina la subfornitura nelle attività produttive".
A norma dell’art. 9 della suddetta legge infatti, “si considera dipendenza economica la situazione in cui un'impresa sia in grado di determinare, nei rapporti commerciali con un'altra impresa, un eccessivo squilibrio di diritti e di obblighi. La posizione di dipendenza è valutata tenendo conto anche della reale possibilità per la parte che abbia subito l'abuso di reperire sul mercato alternative soddisfacenti”. L’intento della regolamentazione coincide con la protezione di tutti quei soggetti di mercato, imprese o singoli consumatori, che versano in una situazione di “debolezza”, rectius scarso potere contrattuale, nei confronti di altri soggetti, che, al contrario, occupano quelle posizioni che la stessa legislazione definisce “dominanti”. In sostanza le Università si ritroveranno a dipendere a caro prezzo in tutto e per tutto da questa società che tramite Esse3 e U-Gov gestirà, in una posizione dominante monopolistica, il flusso informatico delle carriere di tutti gli studenti universitari italiani.

Non resta che monitorare questa pagina web http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=12034&stile=6&highLight=1 dalla quale si evince che l'iter dell'INTERPELLANZA 2/00376 è in corso e che l'attuale delegato a rispondere all'interpellanza sarà il MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 14/07/2009.



C'è una misura nelle cose; vi sono precisi confini, oltre i quali e prima dei quali non può sussistere il giusto. La verità renderà più libere le Università.

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giovedì 17 settembre 2009

Grazie ai politici italiani per il nuovo record di 1753 miliardi di euro di debito pubblico

Grazie ai politici italiani per il nuovo record di 1753 miliardi di euro di debito pubblico al luglio 2009. Avete schifosamente indebitato i giovani e le nuove generazioni. Alleggeriti da un sistema mafioso di cui ho già parlato, non ci resta che ballare aspettando che ve ne andiate.

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mercoledì 26 agosto 2009

Lo spirito della mafia.

«Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.» (Giovanni Falcone)
« Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola. »
(Paolo Borsellino)
Il mio video "Spirito della mafia" è frutto delle seguenti considerazioni:

  1. "Abbiamo oggi una mafia più civile e una società più mafiosa. Una mafia sempre più in giacca e cravatta e una società che cambiandosi abito troppe volte al giorno sceglie il travestimento. Insomma, abbiamo interi pezzi di società che hanno ormai introiettato i modelli comportamentali dei mafiosi. E lo si vede in tutti i campi". (Antonio Ingroia , magistrato);


  2. Uno dei primi a denunciare lo spirito della mafia è stato L. Sciascia nel romanzo Il Giorno della Civetta (1961): una mentalità, un modo particolare di concepire i rapporti sociali in base a uno stato d’animo in una società che, negli organi politici e d'informazione, all'epoca ne negava addirittura l'esistenza;


  3. Il 26 settembre del 1991 durante la staffetta televisiva Maurizio Costanzo Show e Samarcanda di Michele Santoro si consuma uno degli episodi più drammatici della storia recente del nostro sventurato paese: un ancora giovane democristiano Totò Cuffaro attacca prepotentemente la magistratura alla presenza del magistrato Giovanni Falcone ed il "giornalismo mafioso" di Maurizio Costanzo. (L. Sciascia indicava proprio nello stato d’animo di eccessivo orgoglio, di prepotenza e di superbia, gli indizi per riconoscere i presunti "uomini d’onore"). Il magistrato Giovanni Falcone verrà ucciso pochi mesi dopo la trasmissione nella strage di Capaci, il 23 maggio 1992; il suo collega Paolo Borsellino poco dopo, il 19 luglio 1992; Maurizio Costanzo scamperà invece alla morte nell'attentato di via Fauro del 14 maggio 1993, reo di essere un giornalista in prima linea contro la Mafia (Maurizio Costanzo bruciò in diretta una maglietta con scritto "Mafia made in Italy") e pagando la sua amicizia con Giovanni Falcone ospite frequente delle sue trasmissioni. La suddetta trasmissione televisiva del 26 settembre 2009, alla luce dei fatti cronologicamente riportati, è il documento storico più importante a disposizione dei contemporanei per capire il linguaggio della mafia e vede tra gli astanti anche una sconcertata Rita Dalla Chiesa (nel video, riferendosi al discorso di Totò Cuffaro la si vede mormorare "è pazzo"), figlia del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa assassinato dalla Mafia 10 anni prima, il 3 settembre 1982;


  4. Totò Cuffaro, soprannominato "Totò vasa vasa" ("bacia bacia") per la sua abitudine a salutare tutti quelli che incontra con due baci sulla guancia, attualmente vicesegretario nazionale dell'UDC venne successivamente eletto democraticamente presidente della Regione siciliana dal 17 luglio 2001 fino alle dimissioni del 26 gennaio 2008 dopo giorni di pressioni da parte dell'opinione pubblica; Il 18 gennaio 2008 Cuffaro era stato dichiarato colpevole di favoreggiamento semplice nel processo di primo grado per le 'talpe' alla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. La sentenza di primo grado aveva condannato Cuffaro a 5 anni di reclusione nonché all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Ad oggi ricopre la carica di Senatore della Repubblica Italiana e Membro della 5ª Commissione permanente (Bilancio), Membro della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni), Membro della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e Vice Segretario dell'Udc dal 24 febbraio 2009 è membro della Commissione di Vigilanza Rai;



  5. "La mafia è sì un'associazione criminale, è sì un problema di polizia e di ordine pubblico; ma non è soltanto questo. È un fenomeno assai più complesso, caratterizzato da una fittissima trama di relazioni con la società civile e con svariati segmenti delle istituzioni. Di qui un intreccio di interessi e un reticolo di alleanze, connivenze e collusioni che sempre hanno fatto della mafia un pericoloso fattore di possibile inquinamento della politica, dell'economia e della finanza (con tutti i rischi che ciò comporta per l'ordinato sviluppo di un sistema democratico). Considerare la mafia come un insieme di qualche centinaio di sbandati, pur violenti e feroci, è dunque riduttivo." (Gian Carlo Caselli);


  6. Nel video sopra riportato, ho voluto inserire un discorso di Michele Greco, membro di Cosanostra, effettuato durante il maxiprocesso, esemplare e rappresentativo del linguaggio subdolo mafioso; il giorno in cui la corte si ritirò in camera di consiglio si avvicinò al microfono e pronunciò poche frasi rivolto al presidente: "Signor giudice, io vi auguro la pace, perché solo con la pace si può giudicare";


  7. Nel video sopra riportato si capisce come Salvatore Riina fu tra i primi (24 Maggio 1994, Corte di Assise di Reggio Calabria) a capire che la magistratura andava aggredita pubblicamente, accusandola di essere politicizzata e precisamente "comunista". Ecco qui il suo discorso riportato anche nel video: “C’è uno strumento politico ed è il Partito comunista. Ci sono i Caselli, i Violante, poi questo Arlacchi che scrive i libri… Ecco, il nuovo governo si deve guardare dagli attacchi dei comunisti”. La tecnica è stata successivamente perfezionata da Silvio Berlusconi, attuale Capo del Governo Italiano, che non perde occasione per delegittimare giornalmente questo potere dello Stato, insinuandosi nelle croniche debolezze della magistratura come i processi troppo lunghi e additandola quindi al pubblico ludibrio come nemico pubblico;


  8. Il giorno 22 dicembre 2002, nello stadio di Palermo viene esposto uno striscione: «Uniti contro il 41 bis. Berlusconi dimentica la Sicilia»




I magistrati eroi G. Falcone e P. Borsellino nella più bella fotografia rimasta ai giovani d'oggi, che di fronte ad un paese in cui il debito pubblico sfiora ad oggi i 1750 miliardi di euro, non possono esimersi dal domandarsi cosa e dove sia questa Mafia che apparentemente parrebbe così lontana ed impersonale, ma che in sostanza si manifesta nel pensiero comune, diventando una forma mentis, una impostazione della mente nella formulazioni dei pensieri quotidiani.


"Made in Italy" è una bellissima canzone di Andrea Lucisano, che raggiuntomi su questo blog mi ha ricordato in rima che "prima regola dell'omertà, nessuno parla nessuno sà".

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